skip to Main Content

Camera FacciataArriva lunedì in aula il disegno di legge relativo alla riforma della disciplina sanzionatoria in materia di reati contro il patrimonio culturale, dopo il via libera della commissione Giustizia e delle altre commissioni (Cultura, Ambiente, Affari costituzionali e Bilancio) chiamate ad esprimere il loro parere. In commissione riprende l’esame del ddl concorrenza contenente, tra le altre, norme che vanno a modificare (con l’intento di semplificarlo) il Codice dei beni culturali e del paesaggio nella parte che riguarda la circolazione internazionale dei beni che interessano il mercato dell’antiquariato. Mercoledì in Affari costituzionali torna la proposta di legge per rendere l’Inno di Mameli ufficiale (è “provvisorio” da oltre 70 anni). Giovedì il Mibact è chiamato a rispondere a un’interrogazione sullo stadio Flaminio di Roma.

Lunedì

Settimana intensa in Assemblea per quanto riguarda la cultura. Lunedì alle 11,30 inizierà la discussione delle linee generali del ddl contenente disposizioni in materia di delitti contro il patrimonio culturale. La settimana passata sono arrivati i pareri favorevoli al testo delle commissioni Cultura, Bilancio, Ambiente e Affari costituzionali. Il 15 giugno la presidente della commissione Giustizia, Donatella Ferranti (Pd) ha fatto presente che la commissione Bilancio ha espresso un parere favorevole con una condizione. Per questo il relatore del provvedimento, Berretta, ha presentato l’articolo aggiuntivo 5.01 volto a recepire la condizione posta dalla V Commissione. L’articolo in questione recita che “le amministrazioni interessate provvedono all’attuazione delle disposizioni della presente legge con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”.

Sostegno e valorizzazione del festival Umbria Jazz

Sempre in Aula inizierà la discussione sulle linee generali della proposta di legge “Modifica alla legge 20 dicembre 2012, n. 238, per il sostegno e la valorizzazione del festival Umbria Jazz” (prima firmataria Sereni). La relatrice è Anna Ascani (Pd). Nelle scorse settimane sono arrivati i pareri favorevoli delle commissioni Affari costituzionali e Bilancio e il 16 maggio la commissione Cultura ha dato mandato alla Ascani di riferire in Assemblea.

Martedì

L’Aula della Camera prosegue la discussione con votazioni disegno di legge in materia di reati contro il patrimonio culturale e della proposta di legge per il sostegno e la valorizzazione del festival Umbria Jazz. Alle 14,45 il Comitato permanente della commissione Affari costituzionali darà il suo parere all’Assemblea su questi due provvedimenti, sui quali sempre martedì si pronuncerà nuovamente la commissione Bilancio.

E sui reati contro il patrimonio culturale si riunirà anche il Comitato dei Nove della commissione Giustizia.

Ddl concorrenza

La commissione Cultura si esprime alle 14,15 (in sede consultiva per il parere alle Commissioni riunite Finanze e Attività produttive) sul ddl concorrenza, in terza lettura dopo il primo via libera della Camera (arrivato il 7 ottobre 2015) e il successivo semaforo verde del Senato – con modifiche – arrivato il 3 maggio 2017. Relatrice del provvedimento per la commissione Cultura è la deputata Manuela Ghizzoni (Pd).

Cosa prevede il ddl concorrenza per la cultura

Il disegno di legge all’articolo 68 (poi sostituito dal testo unico del governo) contiene norme che vanno a modificare (con l’intento di semplificarlo) il Codice dei beni culturali e del paesaggio nella parte che riguarda la circolazione internazionale dei beni che interessano il mercato dell’antiquariato. Finora la normativa era fortemente sbilanciata a favore della tutela nazionale dei beni culturali rispetto alla circolazione internazionale dei beni stessi.

Fondazione del Museo nazionale di psichiatria del San Lazzaro di Reggio Emilia

A seguire continua l’esame della proposta di legge (primo firmatario Maino Marchi, Pd) sull’Istituzione della Fondazione del Museo nazionale di psichiatria del San Lazzaro di Reggio Emilia.

L’esame in sede referente della commissione è iniziato il 10 maggio 2017 e prevede i pareri delle Commissioni: Affari Costituzionali, Bilancio, Affari Sociali e della Commissione parlamentare per le questioni regionali. Il 16 e il 24 maggio 2017 si sono svolte le audizioni informali di esperti di recupero museale e di esponenti delle strutture sanitarie dell’Emilia-Romagna.

Il 30 maggio, nel corso del suo intervento, la relatrice del provvedimento, la deputata dem Vanna Iori, ha evidenziato il “generale consenso” sulla proposta di legge sia da parte dei deputati, sia da parte dei soggetti ascoltati nel corso delle audizioni. Gli spunti emersi, ha aggiunto, “convergono sul collegamento simbolico tra la legge 180 del 1978 (la cosiddetta Legge Basaglia, ndr) e la proposta in esame che pone la dignità della persona al centro di un impianto normativo finalizzato a creare una rete delle diverse realtà presenti sul territorio, che custodiscono un grande patrimonio non solo archivistico, ma anche architettonico e scientifico”. La relatrice ha quindi spiegato che le sottolineature e le precisazioni pervenute “potranno senz’altro essere recuperate da emendamenti al testo, senza che ne sia stravolto l’impianto complessivo”.

La presidente della commissione Cultura, Flavia Piccoli Nardelli, ha quindi proposto che la pdl 2546 venga adottata come testo base.

Mercoledì

In commissione Cultura prosegue l’esame del ddl concorrenza.

A seguire si passerà all’esame, in sede consultiva per la Commissione Bilancio, dell’atto del governo 421 “Schema di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri concernente la ripartizione della rimanente quota del Fondo di cui all’articolo 1, comma 140, della legge 11 dicembre 2016, n. 232” (la legge di Bilancio 2017).

Il comma 140 della legge di Bilancio 2017 prevede che nello stato di previsione del Mef è istituito un apposito fondo da ripartire, con una dotazione di 1.900 milioni di euro per l’anno 2017, di 3.150 milioni di euro per l’anno 2018, di 3.500 milioni di euro per l’anno 2019 e di 3.000 milioni di euro per ciascuno degli anni dal 2020 al 2032, per assicurare il finanziamento degli investimenti e lo sviluppo infrastrutturale del Paese, anche al fine di pervenire alla soluzione delle questioni oggetto di procedure di infrazione da parte dell’Ue, in diversi settori.

L’utilizzo del fondo è disposto con uno o più decreti del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell’economia, di concerto con i Ministri interessati, in relazione ai programmi presentati dalle amministrazioni centrali dello Stato. Gli schemi dei decreti sono trasmessi alle Commissioni parlamentari competenti per materia, le quali esprimono il proprio parere entro trenta giorni dalla data dell’assegnazione; decorso tale termine, i decreti possono essere adottati anche in mancanza del predetto parere. Con i medesimi decreti sono individuati gli interventi da finanziare e i relativi importi.

La commissione Affari costituzionali in sede referente riprende l’esame – fermo da febbraio 2017 – delle proposte di legge abbinate 1793 Nastri e 3951 D’Ottavio sul riconoscimento dell’inno di Mameli “Fratelli d’Italia” quale inno ufficiale della Repubblica. Nel corso della discussione del 16 febbraio la relatrice del provvedimento, Daniela Matilde Maria Gasparini (Pd), ha ricordato che il 12 ottobre 1946 si stabilì che l’inno di Mameli fosse “adottato provvisoriamente” come inno nazionale. Successivamente non è stato adottato alcun provvedimento ufficiale di adozione dell’inno di Mameli quale inno nazionale. In più legislature sono state presentate diverse proposte di legge in tal senso senza giungere alla loro approvazione.

Giovedì

Il ministero dei Beni culturali è chiamato in commissione Cultura a rispondere all’interrogazione di Marco Di Stefano (Pd) sugli interventi di recupero dello stadio Flaminio di Roma.

In particolare, il deputato dem chiede se il Governo non ritenga necessario assumere iniziative, per quanto di competenza, per il recupero “non solo di un monumento simbolo di una Roma passata, ma anche di una importante ed utile struttura sportiva per la città”. Di Stefano ricorda infatti che ai sensi e per gli effetti dell’articolo 10 del codice dei beni culturali e del paesaggio del 2004, lo stadio Flaminio è un bene di interesse artistico e storico e che lo stesso ancora oggi risulta essere il secondo stadio per capienza della Capitale e il più capiente tra quelli privi di pista d’atletica.

La struttura, inutilizzata dal 2011, versa però attualmente in uno stato di “vergognoso degrado” e secondo due periti del tribunale di Roma, a cui il comune di Roma si è rivolto perché quantificasse i danni causati dall’assenza di manutenzione, “basterebbero circa sei milioni di euro per riqualificare la struttura”.

Disciplina e la promozione delle imprese culturali e creative

Alle 14,15 si riunirà nuovamente in sede consultiva la commissione Bilancio per il parere alla VII commissione sul provvedimento che riguarda la disciplina e la promozione delle imprese culturali e creative. Nel corso della seduta del 14 giugno era presente in V Commissione anche la sottosegretaria Paola De Micheli che ha rilevato che le problematiche già segnalate dal governo sul precedente testo “relativamente alla concessione di immobili pubblici, non sono superate dall’attuale testo dell’articolo 2, il quale corrisponde all’articolo 5” della precedente versione. Un elemento segnalato anche dallo stesso relatore, Fabio Melilli (Pd), secondo cui, infatti, “andrebbe preliminarmente chiarito se per le amministrazioni interessate la destinazione di immobili alle finalità di cui al presente articolo si configuri come una mera facoltà o come un obbligo”.

Inoltre, anche alla luce degli elementi già forniti dal Governo nel corso dell’esame parlamentare, andrebbe chiarito, a suo avviso, “se la disposizione possa avere riflessi sulla finanza pubblica, in termini di mancata valorizzazione, secondo criteri di mercato, degli immobili in questione. Ciò anche in considerazione della durata minima prevista per le concessioni e del limite di importo stabilito per il relativo canone, nonché della possibilità di imputare al concessionario i soli oneri di manutenzione ordinaria”.

Articoli correlati:

Imprese culturali, in vista un nuovo stop in Commissione Bilancio

Beni culturali, cosa prevede il ddl Concorrenza approvato dal Senato

Camera, da commissione Cultura parere favorevole a ddl Franceschini-Orlando

© AgenziaCULT - Riproduzione riservata

Back To Top