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Prosegue a ritmi serrati l’esame in commissione Bilancio della Camera degli emendamenti alla manovra. L’obiettivo è arrivare entro sabato 27 a dare mandato al relatore in modo che da lunedì 29 il provvedimento possa approdare in aula. Lunedì e martedì sono stati esaminati gli emendamenti dall’articolo 1 all’articolo 11, tutti quelli cioè relativi alle entrate. Per quanto riguarda la cultura, nei giorni scorsi hanno ricevuto il via libera della commissione diversi emendamenti all’Articolo 22 della manovra (Disposizioni sul personale e sulla cultura).

Emendamenti all’articolo 22

L’emendamento a firma Nicchi, Scotto, Albini, Melilla, Capodicasa, Duranti, Palese, Latronico destina 5 milioni di euro nel 2017 per il ministero dei Beni culturali. Nel dettaglio, 3 milioni di euro per le esigenze di funzionamento delle Soprintendenze archeologia, belle arti e paesaggio del ministero dei Beni culturali; 1,5 milioni di euro per incrementare l’autorizzazione di spesa “al fine di consentire al ministero di far fronte, con interventi urgenti, al verificarsi di emergenze che possano pregiudicare la salvaguardia dei beni culturali e paesaggistici e di procedere alla realizzazione di progetti di gestione di modelli museali, archivistici e librari, di progetti di tutela paesaggistica e archeologico-monumentale nonché di progetti per la manutenzione, il restauro e la valorizzazione di beni culturali e paesaggistici”; 500 mila euro per le finalità previste dall’articolo 5, comma 1, primo periodo, della legge 1o dicembre 1997, n. 420 (risorse da destinare ai Comitati nazionali per le celebrazioni o manifestazioni culturali nonché per le Edizioni nazionali, ndr).

Via libera al “blocca risciò”

Un emendamento presentato dal relatore Mauro Guerra (Pd) prevede – al fine di assicurare la tutela del decoro del patrimonio culturale e la sicurezza pubblica – che il comune, d’intesa con la regione, sentito il competente soprintendente del Ministero dei beni e delle attività culturali, “può adottare deliberazioni volte a regolare l’accesso e la circolazione, nel proprio centro storico, di veicoli elettrici e di velocipedi, utilizzati a fini turistici, che abbiano più di due ruote o che comunque trasportino tre o più persone, incluso il conducente”.

Trecentomila euro per la Fondazione Real Sito di Carditello

Via libera anche all’emendamento a firma Coscia, Piccoli Nardelli, Bonaccorsi, Ghizzoni, Ascani, Manzi, Carocci, Rocchi, Blazina, Coccia, Crimì, Dallai, D’Ottavio, Iori, Malisani, Malpezzi, Narduolo, Pes, Rampi, Sgambato, Ventricelli. Quest’ultimo autorizza la spesa di 300mila euro annui, a partire dal 2018, per le spese di gestione e di funzionamento della Fondazione Real Sito di Carditello “al fine di consentire la prosecuzione e il rafforzamento degli interventi attuativi del piano strategico di sviluppo del percorso turistico-culturale integrato delle residenze borboniche”.

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