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Un treno che compie 50 anni e non è più in servizio commerciale può assumere lo status di “rotabile storico” e iniziare così una nuova vita sulle tratte ferroviarie turistiche. Lo prevede un disegno di legge all’esame della Commissione Cultura del Senato, che contiene ” Disposizioni per l’istituzione di ferrovie turistiche mediante il reimpiego di linee in disuso o in corso di dismissione situate in aree di particolare pregio naturalistico o archeologico”. L’obiettivo è valorizzare quelle linee ferroviarie “di particolare pregio culturale, paesaggistico e turistico, che comprendono i tracciati ferroviari, le stazioni e le relative opere d’arte e pertinenze, e dei mezzi rotabili storici e turistici abilitati a percorrerle, nonché la disciplina dell’utilizzo dei ferrocicli”. Turismo su rotaia, insomma, affidato a gestioni private (che si possono candidare a farlo attraverso apposite procedure) per rilanciare i territori.

 

Il disegno di legge prevede che sulle tratte turistiche possano circolare rotabili storici e rotabili turistici, classificando come rotabili storici anche quei mezzi che “abbiano compiuto il venticinquesimo anno dall’entrata in servizio del primo esemplare e che, per particolari caratteristiche tecniche, estetiche e industriali, siano testimonianza di significative evoluzioni nel campo del trasporto ferroviario nazionale” oltre alle “locomotive a vapore circolanti sulle ferrovie regionali, anche a scartamento ridotto”. Sono “rotabili turistici” invece i mezzi che hanno un utilizzo esclusivamente turistico, quali carrozze panoramiche o scoperte.

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