“Il governo, in sede di esame del Dl Sicurezza, ha accolto un mio ordine del giorno in merito all’insegnamento della lingua italiana a stranieri migranti, alla luce della nuova disposizione nel Decreto Sicurezza che vincola la conoscenza dell italiano per ottenere la cittadinanza nel nostro paese, specificando in legge anche livelli (B1) e l’obbligo di certificazione pubblica”. E’ quanto afferma Emanuela Rossini, deputata del PATT.
“Con il sì al mio ordine del giorno il governo si è impegnato (testualmente) ‘a prevedere che l’insegnamento della lingua italiana agli stranieri sia garantito non solo nelle scuole e nelle università ma che siano anche potenziati i già esistenti corsi di italiano in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale’. La conoscenza della lingua italiana è quindi da garantire non solo per i bambini, per poter frequentare con profitto le scuole dell’obbligo, ma anche per gli adulti così da garantire loro l’accesso a mansioni qualificate ma anche per un qualsiasi percorso d’integrazione. Auspico quindi -conclude la Rossini- che questo impegno venga preso coerentemente anche sui territori”