
L'Aula del Senato ha dato il via libera al ddl di conversione in legge del decreto-legge 24 ottobre 2019 recante disposizioni urgenti per l'accelerazione e il completamento delle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici, sul quale il governo ha posto la questione di fiducia. I voti favorevoli sono stati 160, i contrari 119. Il testo, approvato lo scorso novembre dalla Camera, è ora legge.
Il provvedimento introduce misure urgenti per garantire la continuità e l’efficacia delle attività mirate alle ricostruzioni in corso nei territori colpiti da eventi sismici. In particolare, si introducono misure per garantire il superamento della situazione emergenziale e il conseguente ripristino di condizioni di normalità, nonché misure finalizzate ad accelerare le procedure per la realizzazione degli interventi funzionali a superare la fase dell’emergenza, a garantire condizioni socio-abitative adeguate alle popolazioni interessate e ad assicurare la realizzazione degli interventi per la riparazione e la ricostruzione degli edifici pubblici e privati. Tra le misure l'ampliamento dell’Art Bonus ai beni ecclesiastici sia di Venezia che di Matera, le due città maggiormente colpite dal maltempo delle scorse settimane.
Art-bonus per Venezia e Matera
L'articolo 3-quinquies estende la fruizione del c.d. Art-bonus anche alle erogazioni liberali per interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali di interesse religioso presenti nei territori di Venezia e di Matera. L’articolo offre quindi la possibilità ai beni culturali, anche di proprietà della Chiesa cattolica e di altre religioni, presenti nella due città, di poter usufruire del credito d’imposta nella misura del 65% per le erogazioni liberali effettuate per i lavori di recupero e restauro.
Affidamento delle funzioni di RUP – sisma 2012
L'articolo 9-octies integra la disciplina degli interventi per i comuni delle regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, al fine di consentire l’affidamento delle funzioni di responsabile unico del procedimento (RUP) al personale assunto dalla Soprintendenza, nonché ad altro personale di cui essa si avvalga, anche mediante convenzione, anche con le società Ales ed Invitalia.
L’articolo in esame integra il comma 2 dell'art. 3-bis del D.L. Misure finanziarie urgenti per gli enti territoriali e il territorio), che disciplina interventi per i comuni delle regioni EmiliaRomagna, Lombardia e Veneto colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012. In particolare, l’art. 3-bis detta disposizioni riguardanti i comuni delle regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto colpiti dal sisma del 20 e 29 maggio 2012, volte a prorogare i termini per la comunicazione delle spese sostenute per fronteggiare la ricostruzione, e ad autorizzare l’assunzione di personale con contratto di lavoro flessibile in deroga ai limiti previsti dalla normativa vigente.
Nello specifico, il comma 2 dell’art. 3-bis, al fine di assicurare il completamento delle attività connesse alla situazione emergenziale conseguente al sisma del 2012, autorizza fino al 31 dicembre 2020, i Commissari delegati, ossia i Presidenti delle regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto, i comuni colpiti dal sisma, le prefetture delle province di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio Emilia, la Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Bologna e le province di Modena, Reggio Emilia e Ferrara, ad assumere personale con contratto di lavoro flessibile, in deroga ai vincoli in materia di personale attualmente previsti da specifiche disposizioni, entro i medesimi limiti di spesa previsti e con le modalità stabilite. Per queste finalità, la norma in esame consente di affidare le funzioni di responsabile unico del procedimento (RUP) al personale assunto dalla Soprintendenza, nonché ad altro personale di cui essa si avvalga anche mediante convenzione, anche con le società Ales ed Invitalia.
Restauro del patrimonio artistico presso i depositi di sicurezza nelle regioni colpite dal sisma del 2016
L'articolo 9-tricies autorizza la spesa di 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021 per un programma speciale di recupero e restauro delle opere mobili ricoverate nei depositi di sicurezza nelle regioni interessate dal sisma del 2016. In tale contesto, sono impiegati restauratori abilitati all'esercizio della professione con contratti di lavoro a tempo determinato e possono essere conferite borse di studio. In dettaglio, il programma speciale di recupero e restauro è curato dall'Opificio delle pietre dure e dall'Istituto superiore per la conservazione e il restauro del Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo (MIBACT). L'oggetto delle attività di recupero e restauro è rappresentato dalle opere mobili custodite in depositi di sicurezza in quelle regioni colpite dal terremoto del 2016.
Nell'ambito del programma speciale, il MIBACT può impiegare restauratori abilitati all'esercizio della professione mediante contratti di lavoro a tempo determinato, anche in deroga ai limiti annui di spesa vigenti per il ricorso, da parte di amministrazioni pubbliche, a contratti di lavoro a tempo determinato, a convenzioni ed a contratti di collaborazione coordinata e continuativa (tale limite per le amministrazioni statali è pari, fatte salve alcune disposizioni speciali, al 50 per cento della spesa sostenuta per le stesse finalità nell'anno 2009). Le modalità di selezione dei candidati negli anni 2020 e 2021 sono definite con decreto del Ministro per i beni e le attività culturali e per il turismo, da adottare entro 30 giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione del decreto. La durata massima dei contratti a tempo determinato è di 24 mesi, anche non consecutivi, fermo restando che i rapporti stipulati non possono costituire titolo idoneo a instaurare rapporti di lavoro a tempo indeterminato con l'amministrazione. Ogni diversa previsione o pattuizione è nulla di diritto e improduttiva di effetti giuridici.
Oltre alla possibilità di stipulare contratti a tempo determinato, il MIBACT può conferire borse di studio a restauratori per partecipare alle attività di recupero e restauro. Le modalità di tale conferimento sono stabilite dall'Opificio delle pietre dure e dall'Istituto superiore per la conservazione e il restauro. Agli oneri derivanti dalla realizzazione del programma, pari a 1,5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2020 e 2021, si provvede a valere sulle specifiche risorse, assegnate alla contabilità speciale, destinate al finanziamento degli interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di opere pubbliche e beni culturali, realizzazione di strutture temporanee nonché alle spese di funzionamento e alle spese per l'assistenza alla popolazione, nonché per le anticipazioni ai professionisti nell'ambito del Fondo per la ricostruzione delle aree colpite dagli eventi sismici, di cui all'art. 4, co. 3, del D.L. 189/2016.
Risorse per le attività culturali nelle aree colpite da eventi sismici
L'articolo 9-vicies semel autorizza anche per il 2020 e il 2021 la spesa di 2 milioni di euro in favore di attività culturali nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria, interessati dagli eventi sismici verificatisi a far data dal 24 agosto 2016. Si prevede altresì il trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri di una quota (pari a 700.000 euro) delle risorse stanziate dalla legge di bilancio 2019 per la realizzazione di un programma speciale di iniziative culturali all'Aquila e nel territorio colpito dal terremoto del 6 aprile 2009.
Alla copertura degli oneri, pari a 2 milioni di euro, si provvede riducendo corrispondentemente il Fondo unico per lo spettacolo (FUS).