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Il ministro per i Beni e le Attività Culturali, Dario Franceschini, ha inaugurato a Roma presso l’Istituto Centrale per la Grafica gli Stati Generali della Fotografia, dove operatori, addetti ai lavori e ospiti internazionali hanno avviato una riflessione comune sul tema dell’immagine. “Questa è una prima tappa, la seconda tappa sarà a Reggio Emilia il 5 maggio. Cerchiamo di recuperare un ritardo perché lo Stato non ha mai individuato la fotografia come un settore determinante, centrale. Questo lavoro ha l’obiettivo di costruire, entro al fine della legislatura, dentro al ministero – in accordo anche con le associazioni che si occupano di fotografia – una struttura permanente che abbia due obiettivi: valorizzare, mettere a sistema e digitalizzare il patrimonio enorme e sconfinato che abbiamo di fotografie nel ministero. Parliamo, tra sovrintendenze, archivi, archivio centrale, biblioteche, Istituto Luce e Centro sperimentale, di milioni e milioni di fotografie. C’è poi l’esigenza che lo stato contribuisca a non far disperdere gli archivi privati che se ne vanno via via dispersi. Nel mondo le grandi fondazioni private sono a caccia per comprare tutto in blocco. Ma per quanto possano comprare per i prossimi dieci anni, non arriveranno mai a un nostro archivio di stato. Abbiamo quindi un patrimonio enorme che va difeso, ampliato e valorizzato. Poi c’è il tema di valorizzare la fotografia come arte contemporanea: quindi grandi maestri e giovani talenti”.

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