skip to Main Content

La Camera dei deputati ha approvato in prima lettura mercoledì 3 maggio la legge che contiene le disposizioni per le celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci (nel 2019) e Raffaello Sanzio (2020) e per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri (2021). Il Movimento 5 stelle si è astenuto contestando “l’adozione di una procedura in deroga” e vedendo in questa legge solo “un’occasione utile per il Governo per disporre direttamente di poltrone e risorse”.

LA FINALITÀ DELLA LEGGE

Lo scopo di questa legge – ha detto in apertura di seduta Irene Manzi (Pd), segretario della VII Commissione Cultura di Montecitorio – è “riconoscere quello che è il valore e l’importanza di tre personaggi particolarmente illustri e importanti per la cultura italiana, Dante, Raffaello e Leonardo, e prevedere, soprattutto, che questi tre distinti anniversari non siano lasciati all’azione isolata, e purtroppo anche frammentaria, di distinti comitati per le celebrazioni, ma siano inseriti all’interno di un programma integrato e unico di iniziative, per un motivo fondamentale”. E ha aggiunto: “Oggi, in quest’Aula e con questo provvedimento, noi rimarchiamo proprio questo: agire in sinergia, agire insieme per valorizzare la storia del nostro Paese”.

L’ASTENSIONE DEL MOVIMENTO 5 STELLE

Secondo Maria Marzana, membro M5s della Commissione Cultura, “il tema trattato dal disegno di legge in esame è già ben regolamentato. Eppure il Governo vuole istituire, in deroga alle normali norme in materia, tre comitati, adducendo come giustificazione la necessità di procedere con tempi più brevi e procedure più snelle per la loro istituzione”. L’articolo 3 del testo, sottolinea Marzana, “prevede la nomina, da parte del MiBACT e del MIUR, di quindici membri per ognuno dei tre comitati nazionali, per un totale di 45 intellettuali, che dovrebbero essere scelti per i loro profili culturali e scientifici, ma che potrebbero essere individuati perché rispondenti a logiche clientelari e precisi assetti politici”.

Le criticità che il Movimento 5 Stelle ha riscontrato interessano anche il piano economico. “C’è una grande sproporzione tra le risorse stanziate per i comitati di nuova istituzione rispetto alle attuali destinazioni finanziarie previste per gli altri comitati per scopi analoghi. Come se non bastasse, il Governo, a copertura di questo onere, mette i soldi da destinare al funzionamento dei musei. Il suo intervento, dunque, in un settore strategico come quello culturale e in un momento prestigioso come quello di cui stiamo discutendo – i 500 anni dalla morte di Sanzio e da Vinci, i 700 anni dalla morte di Alighieri – si può così riassumere: nessuna risorsa aggiuntiva per le celebrazioni di importantissime icone del panorama artistico e letterario italiano e sottrazione di risorse fondamentali alla gestione ordinaria delle istituzioni museali”.

LA SODDISFAZIONE DI FRANCESCHINI

“Sono soddisfatto dell’approvazione di un disegno di legge che, col necessario anticipo, dà avvio ai preparativi per le importanti celebrazioni dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci nel 2019 e di Raffaello Sanzio nel 2020 e dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri nel 2021”, ha commentato il Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo, Dario Franceschini. “Saranno tre grandi eventi internazionali – ha aggiunto -, importantissimi per l’Italia, come emerso anche dal dibattito in Aula e dal voto favorevole di tutti i gruppi di maggioranza e opposizione, tranne i 5 stelle”. Franceschini ha poi aggiunto su Facebook: “Mi sono chiesto: come è possibile? Perché votare contro una cosa per l’Italia intera e che non c’entra davvero nulla con lo scontro democratico tra maggioranza e opposizione? Mah… forse non riescono proprio a non vedere il male e l’imbroglio ovunque”.

 

IL DISEGNO DI LEGGE SU LEONARDO, RAFFAELLO E DANTE

Il disegno di legge – che si compone di 7 articoli – dispone la costituzione di tre Comitati nazionali per le celebrazioni relative alla ricorrenza dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e di Raffaello Sanzio, rispettivamente ricadenti nel 2019 e nel 2020. La relazione illustrativa e l’analisi tecnico normativa hanno sottolineato che il disegno di legge rappresenta una “misura ulteriore e speciale” rispetto all’assetto ordinamentale vigente, “atteso che le procedure ordinarie scandiscono puntualmente modalità e tempi procedurali non idonei al caso in esame”. Inoltre, hanno rilevato “l’esigua disponibilità finanziaria del capitolo di bilancio dedicato ai Comitati nazionali, i cui fondi non sono sufficienti a sostenere la realizzazione di un programma culturale particolarmente impegnativo e diversificato”.

In particolare, sottolineano che la specificità del disegno di legge risiede nell’interazione della programmazione culturale e nel coordinamento delle attività di ciascuno dei Comitati, che non opereranno, quindi, in modo frammentario e individuale. Essi dovranno collaborare alla realizzazione permanente di un percorso mirato all’arricchimento dell’offerta culturale in termini di formazione, ricerca, divulgazione e conoscibilità delle opere degli artisti, di valorizzazione turistica dei luoghi in cui essi hanno vissuto e operato, nonché di sviluppo delle competenze degli studenti nel settore dei beni culturali.

LE RISORSE DISPONIBILI

L’art. 2 istituisce tre distinti Comitati nazionali per Leonardo, Raffaello e Dante, che sono posti sotto la vigilanza del Mibact, e hanno sede presso lo stesso Ministero. Ai Comitati è attribuito un contributo di € 1.150.000 ciascuno, per il periodo dal 2018 al 2021, per complessivi € 3.450.000. Più nello specifico, l’autorizzazione di spesa è pari a € 450.000 per il 2018 e a € 1 milione per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. I criteri di assegnazione e di ripartizione annuale dei contributi saranno stabiliti con decreti del Mibact, sulla base del cronoprogramma delle attività di ciascun Comitato. Alla copertura degli oneri si provvede riducendo l’autorizzazione di spesa per gli istituti afferenti al settore museale che, a tal fine, ha autorizzato la spesa di 10 milioni di euro annui, a decorrere dal 2016.

LA COMPOSIZIONE DEI COMITATI PER LEONARDO, RAFFAELLO E DANTE

Il ddl su Leonardo e Raffaello dispone che i componenti di ciascun Comitato siano scelti, in numero non superiore a 15, compreso il Presidente. Ne faranno parte esponenti della cultura italiana e internazionale di comprovata competenza e conoscenza della figura da celebrare. Ma anche rappresentanti di soggetti pubblici e privati che operano nel settore culturale e che hanno maturato una speciale competenza su Leonardo, Raffaello o Dante, ovvero siano particolarmente coinvolti nella celebrazione per l’ambito territoriale o istituzionale in cui agiscono. La nomina dei membri di ciascun Comitato – di cui un terzo devono essere designati dal Miur – avviene con decreto del Mibact. Le disposizioni vanno adottate entro 60 giorni dalla data di entrata in vigore della legge. In sede referente, la Commissione Cultura ha recepito una proposta della Commissione per le questioni regionali che prevede che un componente di ciascun Comitato sia designato dalla Conferenza Unificata.

COMPENSI

Ai membri del Comitato, compresi i titolari di specifici incarichi, non è corrisposto alcun compenso. Essi hanno diritto al solo rimborso delle spese effettivamente sostenute e documentate per le attività strettamente connesse al funzionamento del Comitato di appartenenza.

MONUMENTI NAZIONALI

L’art. 6, introdotto durante l’esame in sede referente, dispone che la dichiarazione di interesse culturale – relativa a cose immobili e mobili, a chiunque appartenenti, che rivestono un interesse, particolarmente importante a causa del loro riferimento con la storia politica, militare, della letteratura, dell’arte, della scienza, della tecnica, dell’industria e della cultura in genere, ovvero quali testimonianze dell’identità e della storia delle istituzioni pubbliche, collettive o religiose – può “comprendere anche, su istanza di uno o più comuni, o della regione, la dichiarazione di ‘monumento nazionale’, qualora le cose indicate rivestano un valore testimoniale o esprimano un collegamento identitario o civico di significato distintivo eccezionale”.

In sede di approvazione alla Camera, la relatrice e presidente della VII Commissione Flavia Piccoli Nardelli ha precisato che “in Commissione abbiamo avuto un lungo, importante e interessante dibattito proprio sulla definizione di monumento nazionale. Si è dibattuto se fosse una definizione e un riconoscimento che doveva venire da un provvedimento deciso per via politica attraverso una decisione della Commissione della Camera e del Parlamento oppure un provvedimento amministrativo demandato ai tecnici in base ad una serie di valutazioni sull’eccezionalità del monumento. Si è optato per la seconda soluzione, pur essendoci stata in passato tutta una serie di riconoscimenti che invece erano stati fatti nell’altra maniera”.

 

Il testo definitivo approvato dalla Camera

© AgenziaCULT - Riproduzione riservata

Back To Top