La Manovra sbarca al Senato. La Commissione Bilancio è impegnata nella discussione del ddl di conversione in legge del decreto-legge in materia finanziaria, già approvato dalla Camera. L’esame è iniziato martedì 6 giugno con la relazione di Giorgio Santini del Pd. Il 9 giugno, alle 12, scade il termine per la presentazione degli emendamenti. Per consentire i lavori della 5a Commissione, questa settimana l’Aula di Palazzo Madama non terrà sedute. La discussione generale sul provvedimento proseguirà martedì prossimo in Commissione.
Nel corso dell’illustrazione del provvedimento in Commissione, il relatore Santini ha toccato anche il tema degli interventi relativi al settore della cultura. “Ultime, ma non per rilievo – ha detto Santini -, sono le disposizioni in materia di istruzione e di cultura. Per quanto riguarda l’istruzione, la norma che aumenta la disponibilità del Fondo destinato all’incremento dell’organico docente e dell’autonomia”. Ha ricordato, poi, la norma relativa agli incarichi di direttore di istituti e luoghi della cultura di rilevante interesse nazionale che, ha detto, “non vuole rappresentare una risposta alla sentenza del TAR in materia, ma afferma il principio per il quale i luoghi di cultura ambiscono a poter avere a disposizione le migliori professionalità e competenze a livello internazionale”.
In tema di investimenti, ha spiegato Santini, “particolare rilevanza assumono le misure volte all’agevolazione degli investimenti per la realizzazione di eventi sportivi di portata internazionale quali i campionati di sci alpino del 2020 e la Ryder Cup del 2022”.
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Il dibattito in Commissione sulla Manovra
Nel corso del dibattito successivo in Commissione Lucrezia Ricchiuti (Mdp) ha segnalato come, a suo avviso, “gran parte degli interventi introdotti risultino estranei al tema generale della manovra: in particolare le misure riguardanti gli stadi, la Ryder Cup 2022, i direttori dei musei e il sostegno rafforzato al teatro Eliseo di Roma”. Quanto alla Ryder Cup, Ricchiuti si chiede perché, “nonostante i suoi promotori la descrivano come un progetto di sicuro successo, sia necessario stanziare 97 milioni di garanzia pubblica, quando la stessa iniziativa ha richiesto in Francia soltanto 40 milioni”. Quanto poi “al regalo concesso al teatro Eliseo”, ne chiede ragione “considerando il contesto di teatri di piccole e medie dimensioni che riescono a stare sul mercato unicamente con le proprie risorse”.
La manovra, con l’approvazione alla Camera di un emendamento con il parere contrario del Governo, autorizza la spesa di 4 milioni di euro per ciascuno degli anni 2017 e 2018 in favore del teatro di rilevante interesse culturale “Teatro Eliseo”, per spese ordinarie e straordinarie, al fine di garantire la continuità delle sue attività in occasione del centenario dalla sua fondazione. Secondo la senatrice di Mdp “il Governo si interessa più del golf e del teatro Eliseo che dei licenziamenti operati come conseguenza delle delocalizzazioni”.
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