Prime nomine al Ministero dei Beni e Attività culturali e del Turismo. Il ministro Alberto Bonisoli, dopo aver designato, tra i primi atti, Giorgio Giorgi a capo dell’ufficio stampa del dicastero del Collegio romano, sta scegliendo ora i suoi più stretti collaboratori senza rompere con la precedente gestione. Per assicurare la continuità amministrativa, ha innanzitutto confermato il personale interno, quello comandato e quello esterno assegnato agli Uffici di diretta collaborazione del ministro. In attesa dell’indicazione del nuovo segretario generale che dovrebbe essere ormai imminente (Carla Di Francesco ha terminato il suo mandato il 1 giugno scorso ed è già stata nominata direttrice della Scuole dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo), Bonisoli ha scelto intanto Tiziana Coccoluto, Marco Ricci e Daniel Berger.
TIZIANA COCCOLUTO
Tiziana Coccoluto, 1967, magistrato in servizio al Tribunale di Roma con funzioni di Gip/Gup, è il nuovo Capo di Gabinetto del ministro. La Coccoluto è stata collocata fuori ruolo presso il Ministero dei Beni culturali già con il ministro precedente, Dario Franceschini. Con il predecessore di Bonisoli, ha ricoperto in prima battuta l’incarico di vice capo di Gabinetto vicario e consulente giuridico con delega specifica nella materia dell’anticorruzione, della trasparenza e della vigilanza sugli enti controllati. Nella prima fase al ministero, la Coccoluto si è trovata impegnata immediatamente nel coordinamento della fase iniziale di assestamento e nascita della nuova Enit quale ente pubblico economico per la promozione del turismo oltre che nella costruzione di un sistema di funzionamento interno del controllo di gestione e di legalità degli enti e delle fondazioni direttamente controllate dal Mibact. Nel dicembre 2017 è stata nominata da Franceschini Capo di Gabinetto.
MARCO RICCI
Marco Ricci è il nuovo consigliere diplomatico del Mibact. Nato a Perugia nel 1961, dopo essersi laureato in Scienze Politiche presso l’Università della sua città, entra in carriera diplomatica nel 1988 ed inizia il suo percorso professionale alla Farnesina presso la Direzione Generale Cooperazione allo Sviluppo. Dopo aver girato le ambasciate di mezzo mondo, nel 2013 diventa Ambasciatore d’Italia in Cile. Lascia ora, dopo quasi 5 anni, la sede di Santiago per diventare il consigliere diplomatico di Bonisoli. In un lungo messaggio di commiato scritto il 26 giugno scorso, Ricci ricorda di aver “lavorato assiduamente affinché la cultura italiana, vero ‘punto di forza’ del nostro Paese, venisse costantemente valorizzata e diffusa. ‘Giganti’ del mondo della cultura, classica e moderna, si sono affacciati per la prima volta in Cile: da Botticelli a Caravaggio, da Campaner a Nanni Moretti. Sono davvero troppi per essere elencati in questo breve saluto”.
E ancora: “Altro momento importantissimo per presentare la nostra cultura è stata, lo scorso anno, la nostra partecipazione quale Ospite d’Onore alla Fiera del Libro di Santiago: una kermesse che ha visto il nostro Paese protagonista, grazie anche alla stretta collaborazione con l’Istituto, con oltre 200 attività dedicate al pubblico cileno di tutte le età”. Infine, scrive ancora Ricci, “negli ultimi tempi abbiamo concentrato le nostre forze per la promozione del turismo in Italia, con l’obiettivo di ‘sedurre’ il pubblico cileno a visitare il nostro Paese per apprezzarne la bellezza senza tempo e l’inestimabile patrimonio culturale”.
DANIEL BERGER
Daniel Berger è il nuovo consigliere del ministro per tutte le attività di restituzione dei beni trafugati e le relative relazioni diplomatiche internazionali. Nato nel 1938 Elizabeth, una piccola città industriale del New Jersey, è cittadino italiano. È forse un unicum nella storia dei consiglieri ministeriali: è giunto al 14esimo ministro della Cultura di cui è consulente. Da Ronchey (il primo che lo ha chiamato nel 1992) a Veltroni, da Melandri a Ornaghi, da Bray a Bonisoli, tutti gli ultimi ministri hanno avuto bisogno di lui al Collegio Romano. Ha esordito al ministero facendo parte dello stretto Gruppo di Lavoro per la stesura della Legge 4 del 1993 (la legge Ronchey, una vera rivoluzione per i musei italiani). Ha suggerito l’idea del Lotto per i Beni Culturali a Walter Veltroni, che ora realizza 250 milioni di euro annui, dedicato al restauro e alla gestione dei Beni Culturali. Segue i rapporti con la stampa anglofona. Per la ricostruzione del Teatro La Fenice a Venezia ha procurato donazioni per più di 1,8 milioni di euro per finanziare vari aspetti non coperti dai finanziamenti pubblici.
Durante il mandato del Ministro Buttiglione ha concepito, iniziato e seguito il delicato negoziato fra il Metropolitan Museum of Art di New York ed il Ministero che si è concluso con la restituzione di reperti archeologici illegalmente rimossi dall’Italia, fra cui il noto Vaso di Euphronios. Sulla base di quell’accordo sono stati condotti altri negoziati su casi simili fra cui Boston, Getty, Princeton, Cleveland, Fordham, Minneapolis, Humana Foundation e la collezionista privata Shelby White, tutte istituzioni con le quali ha condotto le trattative direttamente. Mantiene i rapporti con il mecenate americano, David W.Packard, il quale ha finanziato progetti a Ercolano per un valore di oltre 16 milioni di euro. Segue i rapporti con le istituzioni americane, includendo l’Ambasciata Americana a Roma per gli affari culturali.
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