Il governo deve lavorare “molto intensamente” per rafforzare “la presenza e la credibilità a livello nazionale e fare di Roma davvero una Capitale”, dal momento che qui “l’intero paese ci mette la faccia”. Lo ha detto il ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, alla presentazione presso il Colosseo di un’open call per la creazione di una linea di divise del personale tecnico e del personale di vigilanza del Parco Archeologico del Colosseo. “Roma – spiega il numero uno del Collegio Romano – non è una città metropolitana come tutte le altre, è diversa e merita un’attenzione particolare. Qui l’intero paese ci mette la faccia. Le cose che succedono a Roma hanno un riflesso anche internazionale, quindi noi per primi al governo dobbiamo essere consapevoli di dove siamo e che cosa vuol dire fare un intervento di questo tipo”.
“L’ho detto anche per l’Opera di Roma, serve un’Opera di livello adeguato a una capitale come Roma. Il Colosseo è un luogo fantastico che tutto il mondo conosce e il mondo guardandoci ci giudica per come la trattiamo”. E sulla ricostruzione dell’arena e la presenza di spettacoli, Bonisoli chiosa: “E’ un tema che mi incuriosisce”.
Parlando dell’iniziativa di Altaroma, Bonisoli spiega: Il Colosseo “è il bene culturale per antonomasia e la moda è una parte essenziale della nostra cultura e come tale va trattato, tutelato e reso fruibile. La moda è molto importante, con grandi riscontri economici, e dobbiamo lavorare con fermezza e un po’ di cattiveria in questa direzione”.
Presenti al Colosseo, tra gli altri, il vicesindaco Luca Bergamo e il presidente della Camera di Commercio di Roma, Lorenzo Tagliavanti. “Considerare il Colosseo solo come un tempio da conservare significa fargli un torto, e l’iniziativa di oggi ha un forte valore simbolico proprio per questo. La moda ragiona sulla storia, sui materiali, sulla costruzione di un artigianato di eccellenza. Per questo non mancherà il nostro supporto oggi e in futuro a questa iniziativa”, ha sottolineato Bergamo.
“Noi – ha aggiunto Tagliavanti – siamo uno dei brand economici più forti, e i proprietari del Made in Italy sono gli italiani. Solo l’Italia è riuscita in questa grande opera e Roma deve continuare su questa strada, sulla valorizzazione dei giovani, testimonianza che Roma non è solo passato ma anche futuro. Il valore dell’export del sistema moda a Roma è stato pari nel 2017 a 670 milioni, più 20 per cento rispetto agli anni precedenti. E il 2018, nonostante le tensioni internazionali e le minacce di dazi, si apre in linea con questi numeri”.