Il disegno di legge sul “Riconoscimento della lingua italiana dei segni” è all’ordine del giorno dell’Aula del Senato per questa settimana. In caso la Commissione riesca a licenziare il testo, la palla passerà subito all’emiciclo di Palazzo Madama. Il ddl prevede, ad esempio, che l’utilizzo della lingua italiana dei segni (LIS) sia consentito e agevolato nei rapporti con le amministrazioni pubbliche e con gli enti locali, nonché nei procedimenti giudiziari civili e penali. Inoltre, che ne venga garantito l’insegnamento della nelle scuole primaria e secondaria di primo grado nonché l’utilizzo dell’interprete della LIS nelle scuole superiori e nelle università. Infine, la legge stabilisce che vengano incentivate le trasmissioni televisive nelle quali è utilizzata la LIS e quelle gestite dai sordi.
In Commissione Cultura di Palazzo Madama è previsto per martedì alle 14 un incontro con una delegazione parlamentare per l’istruzione e la cultura cinese. In discussione, sempre martedì, l’esame delle “Disposizioni per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci e Raffaello Sanzio e dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri”, testo che, all’articolo 2, prevede l’istituzione di tre distinti Comitati nazionali per Leonardo, Raffaello e Dante, che sono posti sotto la vigilanza del Mibact, e hanno sede presso lo stesso Ministero. Ai Comitati è attribuito un contributo di € 1.150.000 ciascuno, per il periodo dal 2018 al 2021, per complessivi € 3.450.000. Più nello specifico, l’autorizzazione di spesa è pari a € 450.000 per il 2018 e a € 1 milione per ciascuno degli anni 2019, 2020 e 2021. I criteri di assegnazione e di ripartizione annuale dei contributi saranno stabiliti con decreti del Mibact, sulla base del cronoprogramma delle attività di ciascun Comitato. Alla copertura degli oneri si provvede riducendo l’autorizzazione di spesa per gli istituti afferenti al settore museale che, a tal fine, ha autorizzato la spesa di 10 milioni di euro annui, a decorrere dal 2016.
Prosegue quindi l’esame della “Delega al Governo per il codice dello spettacolo” e quello delle “Disposizioni relative alla corresponsione di borse di studio ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione dal 1978, specializzati negli anni dal 1982 al 1992, e all’estensione dei benefici normativi ai medici specializzandi ammessi alle scuole di specializzazione universitarie negli anni dal 1993 al 2006”, così come le “Norme per incentivare l’insediamento in Italia di istituzioni accademiche straniere” e le “Norme per la statizzazione degli istituti musicali pareggiati”.
Mercoledì approda in Commissione l’interrogazione del M5S al Ministro Franceschini su alcune notizie di stampa di gennaio che riferiscono di problemi microclimatici interni alla Pinacoteca di Brera. “Si apprende – scrivono gli interroganti – da diversi articoli di stampa (“la Repubblica”, edizione di Milano, del 15 gennaio 2017, “Milano, condizionatori in tilt: i capolavori di Brera finiscono in restauro”; “Corriere della Sera”, edizione della stessa città, del giorno 16, “Cerotti sui quadri della Pinacoteca di Brera, la direzione: Le sale del museo non sono mai state al freddo”) che l’impianto di condizionamento della pinacoteca di Brera non avrebbe retto alle temperature rigide degli ultimi giorni”. Il caso, si legge ancora nell’interrogazione, “dimostra ancora una volta la carenza di interesse, anche dei plurititolati direttori manager, alla salvaguardia delle opere, che porta ad ignorare anche le minime precauzioni”.