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E’ iniziato in commissione Cultura della Camera l’esame della proposta di legge a prima firma Edoardo Fanucci (Pd) riguardante il riordino della disciplina di riferimento del settore termale (la legge 323 del 2000) e le norme su investimenti, valorizzazione del patrimonio immobiliare pubblico, percorsi di specializzazione in medicina termale, rapporto di lavoro dei medici termalisti, marchio di qualità termale e promozione del termalismo. Il provvedimento è assegnato in sede referente alla commissione Attività produttive.

Relatore in VII commissione è Giorgio Lainati (Ap-Ncd) che, illustrando il provvedimento, ha ricordato “l’importanza – anche nell’immaginario collettivo, soprattutto per gli eventi televisivi – dell’industria termale italiana”, e ha evidenziato che il sistema termale italiano “ha subito negli ultimi anni una radicale trasformazione, venendo a rappresentare una risorsa sempre più determinante per vaste aree del Paese”.

Il deputato ha quindi sottolineato che “non può essere trascurato l’aspetto legato alla forza trainante del termalismo nell’ambito dell’offerta turistica italiana. Esso, se ben gestito può infatti acquisire visibilità e divenirne una componente significativa. I comuni termali oggi esistenti rappresentano sicuramente una ricchezza per le comunità locali, prospicienti l’area termale: gli investimenti in questo settore potrebbero pertanto costituire un’importante risorsa per tutta la comunità regionale”.

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