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“A fine stagione il teatro Eliseo chiuderà. Finiremo gli spettacoli, verranno saldate tutte le compagnie e poi chiuderemo”. Lo ha detto il direttore del teatro Eliseo di Roma, Luca Babareschi, nel corso di una conferenza stampa. “Non posso andare avanti senza i soldi che ci sono dovuti – ha aggiunto Barbareschi – ho già preparato le prossime stagioni fino al 2018 compreso, ho tutto prenotato per l’anno del centenario, ma non posso andare avanti in questo modo”. La Finanziaria aveva stabilito un contributo di 4 milioni di euro per l’Eliseo, ma l’emendamento passato alla Camera è stato stralciato al senato e il fondo è finito verso altre realtà dello spettacolo italiano.

Sulla questione è intervenuta la Direzione Generale Spettacolo del Mibact precisando che, secondo quanto previsto dal sistema normativo, il sostegno alla prosa avviene tramite l’approvazione di progetti triennali da parte di una commissione consultiva indipendente composta da esperti e di criteri oggettivi attraverso un sistema comparativo tra soggetti appartenenti a categorie omogenee su tutto il territorio nazionale. “Nel 2015, primo anno del triennio, la nuova gestione del teatro Eliseo afferente alla Casanova srl ha riaperto il teatro solo il 29 settembre, potendo esibire, quindi una programmazione e un calendario molto più breve di quello degli altri analoghi organismi. Ciò nonostante la Direzione Generale dello spettacolo, sentita la Commissione, ha assegnato un contributo di 481.151 euro, tenendo conto quindi dei lavori in corso e dando la massima fiducia alla proposta culturale e artistica del teatro. Il contributo è stato incrementato nel 2016 a 514.831 euro e nello stesso anno sono state erogate ulteriori risorse pari a 250.000 euro per il progetto speciale Generazioni per trasformare lo storico spazio storico del teatro in una sorta di “Beaubourg” cittadino ed estendere la programmazione al teatro di Tor Bella Monaca. Si tratta dello stanziamento in assoluto più consistente fra i 13 progetti speciali approvati nel 2016 che porta il sostegno del Ministero ad oltre 1,2 milioni di euro in due anni e colloca l’Eliseo nella media degli altri Teatri di Rilevante Interesse Culturale per finanziamenti ricevuti. Tali risorse nel 2017 potranno ulteriormente essere incrementate nella parte ordinaria e accresciute nell’ambito di eventuali altri progetti speciali”.

Una questione su cui è intervenuto il deputato di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale Bruno Murgia, componente della commissione Cultura. “Lo Stato ha il dovere di garantire il buon finanziamento dei grandi teatri nazionali, a partire dall’Eliseo diretto da Luca Barbareschi che, come annunciato in conferenza stampa, potrebbe chiedere i battenti a fine stagione. È ovvio che anche i privati debbano fare la propria parte ma è evidente che in Italia i grandi investitori privati siano lontani dal mondo della cultura. È un problema, ma i finanziamenti pubblici alla cultura sono ancora troppo esigui e spesso- vedi bonus di 500 euro ai diciottenni- inutili e fallimentari, risorse cioè che sarebbero dovute andare al funzionamento complessivo delle grandi istituzioni culturali italiane. Ci sono poi quelli che, in questa scarsezza di fondi, prendono di più e quelli che prendono di meno. L’Eliseo, fa teatro di qualità, va giustamente tutelato. Infine il caso Roma. Rischia l’Eliseo, chiuso il Teatro dell’Orologio, punto interrogativo sul Valle: la cultura della Capitale è in grave crisi ormai da tempo”.

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