A che punto è la preparazione del dossier necessario alla candidatura Unesco della via Francigena? Lo chiedono alcuni deputati del Pd al Ministro dei Beni e le Attività culturali, attraverso un’interpellanza urgente con la prima firma di Alessandra Terrosi. I parlamentari democratici chiedono inoltre di sapere: a che punto siano la realizzazione dell’Atlante dei cammini e la stesura delle linee guida previste dalla direttiva sui cammini; quali siano le azioni concordate dal tavolo tecnico sopra richiamato al fine di definire una governance unica della via Francigena e dei cammini in generale e quali siano le novità relative alla via Francigena del sud; come siano stati impiegati i 60 milioni di euro di cui in premessa o, in alternativa, quali linee di indirizzo siano state definite per il loro utilizzo; se siano state individuate le opere da realizzare lungo il tracciato della via Francigena al fine di raggiungere l’obiettivo della accessibilità per tutti; quali azioni di coordinamento siano state intraprese dal Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo per l’utilizzo delle somme di cui alla legge di stabilità 2015; quali aggiornamenti intendano fornire in relazione all’applicazione del decreto-legge n. 83 del 2014, convertito, con modificazioni dalla legge 24 luglio 2014, n. 106, con riferimento a quanto espresso in premessa; se si intenda fornire un resoconto dettagliato sull’attività del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo rispetto alla via Francigena e ai cammini.
I deputati del Pd ricordano come il Cipe abbia “stanziato 1000 milioni di euro, ripartiti nelle annualità dal 2016 al 2022, a valere sul fondo di sviluppo e di coesione 2014-2020, per l’attuazione del cosiddetto ‘piano stralcio cultura e turismo’”. Tra gli interventi proposti nel piano stralcio, sottolineano nell’interpellanza, “taluni afferiscono al «macro-aggregato 2 Sistemi territoriali turistico-culturali (cammini, percorsi, aree vaste)» e le linee guida individuate per raggiungere gli obiettivi del macro aggregato sono riassumibili in quanto riportato di seguito: 1) rafforzare gli itinerari già riconosciuti dal Consiglio d’Europa (Francigena); 2) recuperare e valorizzare gli itinerari e i percorsi in corso di valutazione per l’inserimento nella lista del patrimonio mondiale dell’Unesco (via Francigena, via Appia); 3) rafforzare gli itinerari e i percorsi già attivati nei territori interni (cammino di San Francesco, cammino di Santa Scolastica) intercettando anche il turismo religioso nell’ambito della valorizzazione del patrimonio diffuso nelle aree interne”.
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