Promuovere il festival del Cinema di Roma in maniera diffusa sul territorio, senza entrare in concorrenza con altri eventi italiani, ma trasformando la kermesse nell’elemento centrale di un periodo in cui l’intera città è investita dalla promozione cinematografica. È quanto ha detto il vice sindaco di Roma Luca Bergamo durante una diretta con i cittadini su Facebook. “I finanziamenti sono andati fortemente riducendosi per la Festa del Cinema – ha precisato il vicesindaco –. All’inizio l’evento era coperto da somme sproporzionate con l’intenzione di realizzare una competizione sottraendo a Venezia la centralità della festa. Questo non solo non è riuscito” ma oggi come allora, ha spiegato, è una cosa che considero “sbagliata. Ciononostante la festa del cinema è riuscita a riconquistarsi uno spazio che comincia ad aver un suo profilo”.
In particolare, ha aggiunto Bergamo “abbiamo cominciato un lavoro completamente nuovo che porterà nel 2018 o al più tardi nel 2019, a far diventare la festa del cinema l’elemento centrale di un periodo in cui la città è completamente investita dalla promozione del cinema. Non lo possiamo fare oggi ma dobbiamo aspettare almeno un anno perché da pochissimo Cinecittà, parzialmente privata, è tornata interamente allo Stato. Nella città emerge di nuovo, quindi, un soggetto pubblico che ha una finalità primaria di promozione della produzione e distribuzione cinematografica con cui noi possiamo avere un confronto, senza che questo generi una condizione di favore rispetto ad operatori di mercato”. Secondo il vicesindaco, inoltre, l’obiettivo della festa del cinema sarà mantenere anche al suo interno “il red carpet, la parte glamour che attrae le persone, facendo in modo che questa faccia vivere il cinema lontano dal luogo in cui questo evento accade”.
Prima gli eventi erano “concentrati al centro e per quante persone ne potessero godere si trattava sempre di una elite della popolazione”, ha precisato Bergamo. “Cambia invece questa logica: la festa deve diventare una diffusione della vita culturale in tutta la città. Crescerà quindi in questa chiave e non in competizione con Venezia. Anzi spero che sia possibile dall’anno prossimo, un discorso ragionato con altre feste del cinema italiano che concorrano insieme a rafforzare lo sviluppo del cinema nel paese senza farsi concorrenza”, ha concluso Bergamo.