Un milione e 200 mila euro per il restauro, la riqualificazione e la valorizzazione dei santuari della Campania. È lo stanziamento previsto da un bando pubblicato dall’assessorato allo Sviluppo e promozione del turismo della Regione. L’avviso “Promozione del turismo religioso e valorizzazione dei Santuari della Campania” scade il prossimo 18 settembre e fa seguito a una deliberazione della Giunta del 12 luglio scorso. È rivolto “unicamente a enti Ecclesiastici e/o agli enti proprietari dei beni oggetto degli interventi per progetti relativi a Santuari regionali depositari di culti di consolidata tradizione, nonché mete di antichi percorsi di pellegrinaggio; luoghi di culto che abbiano presentato istanza di riconoscimento come santuario parimenti depositari di culti di consolidata tradizione, nonché mete di antichi percorsi di pellegrinaggio”. Presentando una domanda si può avere accesso ai fondi – un milione dal Programma Operativo Complementare (POC) 2014-2020 e al massimo 200 mila euro da fondi regionali – e investire nella ristrutturazione, nel restauro, nella riqualificazione e nella valorizzazione del bene religioso. I progetti presentati dovranno essere riferiti a santuari con “gravi problemi di sicurezza” e che siano “immediatamente cantierabili”.
Il posizionamento turistico della Campania
“La valorizzazione del turismo religioso-culturale in Campania – si legge nel bando – rappresenta un elemento funzionale e sinergico allo sviluppo dell’attrattività dei luoghi della fede, degli itinerari turistico – culturali e dei pellegrinaggi nella prospettiva di incrementare l’offerta turistica regionale”. “Il territorio campano – si legge ancora – può contare su una serie di vantaggi competitivi quali il patrimonio archeologico e architettonico, la molteplicità di centri storici di pregio, beni culturali, paesaggistici e ambientali, luoghi di culto ‘santuariali’ di antiche tradizioni, eccellenze enogastronomiche e peculiarità demoetnoantropologiche. Puntando su una molteplicità di ‘turismi’, tra cui il turismo religioso, il turismo rurale, il turismo enogastronomico e su altre forme di turismo innovative, è possibile far in modo che la Campania consolidi il suo posizionamento turistico”.