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Quasi mezzo milione di turisti in più nel 2017 – a quota 8,7 milioni di presenze – con la prospettiva di chiudere l’anno in corso con oltre 9,1 milioni di presenze. Segno più per tutti i settori turistici, con la montagna che è cresciuta del 7,1 per cento nelle presenze, il mare e le città storiche del 5,2 per cento. Leader, tra i turisti stranieri, gli austriaci (1.581.196, +6,7 per cento), seguiti dai tedeschi (1.173.740, +7,3 per cento) e i cechi (245.688, +16,9 per cento) e con l’incremento percentuale più spiccato fatto segnare dai russi (+18,9 per cento). Numeri che testimoniano la forte attrattività turistica guadagnata dal Friuli Venezia Giulia negli ultimi anni, grazie anche all’approvazione tre anni fa del Piano regionale del turismo e agli investimenti in infrastrutture e strutture ricettive. Ne ha parlato con Agcult la presidente della regione Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, a margine della presentazione al Mibact della mostra “Tesori e imperatori. Lo splendore della Serbia romana” che sarà inaugurata sabato 10 marzo ad Aquileia, nel Palazzo Meizlik.

“Abbiamo indirizzato le nostre proposte e tre anni fa abbiamo fatto il Piano regionale del turismo: un piano che individuava intanto dei bacini di riferimento, come la Germania meridionale, l’Austria e i paesi dell’Est Europa”, ha ricordato la presidente. “Devo dire che accanto all’individuazione delle persone si è unita anche l’individuazione dei prodotti da offrire, quindi sicuramente il mare e la montagna, ma anche singoli prodotti come la bicicletta”. Un prodotto quest’ultimo “che sta avendo uno sviluppo straordinario, anche perché abbiamo finalmente completato molte delle ciclabili che erano in fase di realizzazione, e la tratta Salisburgo-Grado sta avendo un successo insperato, con numeri che non riuscivamo a immaginare. Queste scelte quindi, accompagnate da alcuni grandi eventi come la Barcolana a Trieste o il Giro d’Italia, ci rendono visibili in molti dei paesi europei e questo ha attratto visitatori, anche perché abbiamo fatto un buon investimento nelle strutture ricettive”.

I PROGRAMMI FUTURI

Per il futuro, spiega la Serracchiani, “ci sono alcune grandi operazioni che speriamo di portare a compimento, sicuramente infrastrutturali: il 19 marzo verrà inaugurato il polo intermodale dell’aeroporto del Friuli Venezia Giulia: questo significa avere la prima stazione dell’Alta velocità direttamente collegata con l’aeroporto in quell’area dove oggettivamente i treni faticavano ad arrivare e quindi avremo sicuramente un impulso maggiore per i flussi. Inoltre speriamo di attrarre ancora di più le crociere su Trieste e di riuscire a rendere ancora più forti alcuni prodotti che abbiamo, come l’enogastronomia e in particolare il vino, che nel 2017 ha registrato un export del +52 per cento. Questo – ha concluso la Serracchiani – significa che stiamo facendo conoscere anche i nostri prodotti”.

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