Roma “non è un museo ma è una città”, il problema del sovraffollamento dei turisti “non si risolve con i cancelli”. Lo ha ribadito il vicesindaco di Roma, Luca Bergamo, nel corso del suo intervento presso il quartier generale di Fendi al Palazzo del Civiltà Italiana dell’Eur. L’occasione è stata la donazione alla Capitale da parte della maison dell’opera “Foglie di pietra” dello scultore Giuseppe Penone. “Quello che sta accadendo ora nelle principali città d’arte deriva dal fatto che il numero potenziale di turisti nel paese è esploso perché è esplosa la classe media in Asia e Russia”.
“E’ un problema – spiega Bergamo – che ha una natura molto complessa, le soluzioni non sono nel mettere i cancelli alla città, le soluzioni sono – come stiamo sperimentando a Fontana di Trevi – la regolazione della circolazione. La soluzione di lungo periodo è però indissolubilmente legata alla distribuzione della domanda turistica sull’intero territorio della città” oltre che “all’educazione del comportamento dei turisti: spero che su questo si possa discutere con il Mibact”.
Per quanto riguarda la sperimentazione in atto a Fontana di Trevi, ha spiegato Bergamo a margine della presentazione, “stiamo studiando un dispositivo per fare in modo che le persone non si fermino nel corridoio prossimo alla Fontana, ma abbiano il tempo di vederla, gettare la moneta e garantire la circolazione. Questo con il rafforzamento del dispositivo di polizia urbana e con il supporto di associazione di volontari ex Carabinieri. Stiamo studiando ancora un po’ la tecnica in modo tale che non venga ridotto il godimento della visita della Fontana di Trevi, ma allo stesso tempo si eviti il tappo”.
Una sperimentazione che in futuro potrebbe riguardare anche la Scalinata di Trinità dei Monti: “Ma va cercato un equilibrio con le esigenze dei turisti”, ha spiegato il vicesindaco.
Tornando all’opera di Penone, “oggi abbiamo il piacere di arricchire la città con un’opera d’arte contemporanea che esprime il modo in cui il nostro tempo vede se stesso e si proietta nel futuro. Questa è anche la sfida che ha la città di Roma, una sfida che ha inoltre a che fare con la percezione che nel mondo si ha della città”.
Il vicesindaco ha evidenziato infatti che se si digita in rete “cultural life in Rome” si troveranno immagini “che riguardano il passato, e non è così con Berlino, Parigi o Londra. Ma Roma ha la stessa vitalità culturale delle altre capitali europee. Quindi queste iniziative aiutano a cambiare la percezione di Roma all’esterno. Roma deve essere percepita come una capitale mondiale della cultura e della conoscenza”, ha concluso Bergamo.
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