“Inauguriamo non solo una nuova opera, ma un modo di collaborare tra istituzioni e privati che secondo me in questo momento va valorizzato. È un progetto innovativo. Il cantiere è vivo, permette alle persone di partecipare a quelli che saranno i lavori di restauro e di seguire gli avanzamenti del cantiere. Restituiamo luce a un capolavoro dell’antica Roma, abbandonato da anni nel pieno centro della città. Grazie al prezioso contributo della Fondazione TIM i romani e i turisti potranno finalmente riappropriarsi di una delle opere architettoniche più affascinanti. Roma torna a prendersi cura delle ricchezze che ci ha lasciato il passato e le mette a disposizione dei suoi cittadini e dei visitatori di tutto il mondo”. Lo ha detto la sindaca di Roma, Virginia Raggi, nel corso dell’inaugurazione della seconda fase di recupero del Mausoleo di Augusto grazie alla Fondazione TIM e alla sua donazione di 6 milioni di euro. “Il nostro patrimonio non deve essere sfruttato a fini turistici con i tornelli, i beni devono essere vissuti indipendentemente dai tornelli, diciamo ‘no’ a una logica speculativa e alla mercificazione del patrimonio archeologico”. La sindaca sottolinea che “abbiamo finora mantenuto nascosti alcuni reperti di Roma, soprattutto nelle periferie. Dobbiamo impedirlo perché Roma è piena di parti da raccontare, soprattutto nelle periferie. Spero che questo modello di partnership si possa replicare in tutta Roma”, ha concluso la Raggi. Presenti il sovrintendente capitolino ai Beni culturali, Claudio Parisi Presicce, il vice sindaco, Luca Bergamo, e Giuseppe Recchi, presidente esecutivo del gruppo TIM e presidente della Fondazione TIM.
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