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Fontana delle Api - RomaTorna a splendere in piazza Barberini a Roma la Fontana delle Api. Un piccolo gioiello di travertino realizzato da Gian Lorenzo Bernini nel 1644 per papa Urbano VIII Barberini. A finanziare l’intervento, su questa fontana e su un’altra a viale Tiziano, un pool di sponsor – prevalentemente mecenati olandesi – decisi a rendere omaggio a Roma dopo i danni inferti dagli hooligans alla Fontana della Barcaccia nel febbraio 2015, alla vigilia della partita Roma-Feyenoord.

Per “rimediare” a quell’episodio, l’Associazione Salviamo La Barcaccia e la società Koninklijke Woudenberg avevano donato a Roma Capitale la somma di 100.000 euro per il restauro delle due fontane storiche: la Fontana delle Api e la fontana nei giardini di Viale Tiziano.

La Sovrintendenza Capitolina, all’indomani dell’atto vandalico, si era adoperata fin da subito per la pulitura e gli interventi di restauro della Barcaccia. L’impresa Koninklijke Woudenberg e l’associazione “Salviamo La Barcaccia” avevano voluto comunque offrire la loro esperienza e i fondi raccolti per il restauro di un’altra fontana monumentale. La scelta compiuta da Hans Smits (Janssen de Jong Group), Louis Camps (Koninklijke Woudenberg) e Ron Waroux (Steenhouwerij Zederik), insieme ad Angela Mannaerts e Maarten van Aalderen dell’associazione “Salviamo La Barcaccia”, è caduta infine sulla fontana della Api e quella di Viale Tiziano.

L’inaugurazione

Il restaurato capolavoro berniniano è stato inaugurato alla presenza, tra gli altri, del vicesindaco e assessore alla Crescita Culturale Luca Bergamo, del sovrintendente capitolino Claudio Parisi Presicce e dell’ambasciatore olandese Joep Wijnands.

Il ripristino della fontana, che segue quello del 2000, è stato eseguito dalla società olandese Koninklijke Woudenberg con la sua controllata Meesters In (ambedue note per importanti restauri in Olanda) e da CBC Conservazione Beni Culturali coop (Roma), una delle ditte italiane più esperte nel restauro di beni culturali, in base al progetto e sotto la direzione scientifica della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali. “Da un atto vandalico e distruttivo – ha commentato il vicesindaco Bergamo – è nata una reazione positiva da parte di persone e imprese non romane”.

I lavori condotti

Trattamento biocida (rimozione di piante, muschi e alghe); pulitura delle superfici (con bisturi, martelletti e sabbiatura di precisione per rimuovere le incrostazioni calcaree); rimozione delle vecchie stuccature impermeabilizzanti, ormai inefficaci, e nuova sigillatura di tutti gli alveoli della pietra per impedire future infiltrazioni; consolidamento della lesione sulla parte sinistra con iniezioni di resina epossidica; ripristino dell’iscrizione celebrativa e, infine, applicazione su tutta la superficie di un protettivo idrorepellente.

L’associazione “Salviamo la Barcaccia”

L’associazione “Salviamo La Barcaccia”, è stata formata da rappresentanti della comunità olandese in Italia. Lo scopo dell’associazione è quello di raccogliere fondi sia in Italia che all’estero per il restauro della Barcaccia ed altre proprietà del Comune di Roma danneggiate dai tifosi del Feyenoord nei giorni del 18 e 19 febbraio scorsi nonché per il ristoro dei danni permanenti subiti da tali monumenti. Noti personaggi Olandesi, tra i quali la Principessa Christina d’Olanda (zia dell’attuale Re); l’Ambasciatore Olandese in Italia, Dott. Michiel den Hond; il Sindaco di Rotterdam Ahmed Aboutaleb; i noti Politici Hans Wiegel e Ed Nijpels ed il Teologo Antoine Bodar si sono resi promotori dell’iniziativa.

La cordata degli sponsor-mecenati

le già citate Koninklijke Woudenberg e Meesters In del gruppo Janssen-de Jong; l’associazione “Salviamo la Barcaccia” (che ha raccolto fondi da privati e società); il Celeanum Gymnasium di Zwolle; il blog-piattaforma di crowdfunding “Scusa Roma”. Koninklijke Woudenberg ha anche ricevuto fondi da un gruppo di imprenditori di Rotterdam, interamente destinati ai due progetti di restauro (Fontana delle Api e fontana di Viale Tiziano), scelti insieme con la Sovrintendenza Capitolina.

La Fontana delle Api

La Fontana delle Api è un originale fontanile a forma di conchiglia ideato da Gian Lorenzo Bernini nel 1644, su commissione del papa Urbano VIII Barberini. L’opera, realizzata interamente in travertino, è caratterizzata dalla presenza di tre api, animale araldico della famiglia del pontefice, dalle quali l’acqua sgorga e ricade nel catino costituito dalla valva inferiore della conchiglia. Collocata oggi su piazza Barberini all’angolo con via Vittorio Veneto, la Fontana delle Api era in origine posta dall’altro lato della piazza, ad angolo con via Sistina, addossata allo spigolo del palazzo Soderini. Da qui fu smontata nel 1867 per ragioni di viabilità e depositata nei magazzini comunali. Venne ricostruita nella posizione attuale tra il 1915 e il 1916, integrando con fedeltà e con lo stesso materiale dell’originale le numerose parti mancanti.

 

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