skip to Main Content
La Commissaria del Governo, Silvia Costa, ripercorre con AgenziaCULT gli ultimi dodici mesi sui quali ha inviato la prevista “Informativa” annuale alla Presidente del Consiglio Meloni: ”E’ un progetto affascinante ma anche molto complesso, che incrocia tutte le grandi questioni che sono oggi sui tavoli europei: la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale e del paesaggio mediterraneo, la transizione ecologica, la trasmissione della memoria alle nuove generazioni e della difesa dei diritti umani e dello stato di diritto in Italia e in Europa"

Completate le prime due delle tre fasi previste dal CIS e impegnati circa 21 dei 70 milioni assegnati dal Governo al progetto; avviati i lavori di messa in sicurezza e di restauro dell’ex carcere; aggiudicato il Concorso internazionale per l’acquisizione del progetto di fattibilità tecnico economica; sottoscrizione dell’Accordo di valorizzazione per la costituzione della futura Fondazione di Partecipazione tra MiC, Demanio, Regione Lazio e Comune di Ventotene per la quale la Regione ha già stanziato 2 milioni di euro per il biennio 2023-2024; l’adozione del Decreto interministeriale MITE/MiC di VIA sul progetto di approdo alla Marinella con prescrizioni che Invitalia sta già ottemperando; l’approvazione del progetto del percorso espositivo museale realizzato in collaborazione con il MiC. Sono stati inoltre sottoscritti e già attivi 23 Partenariati, anche con la partecipazione del Comune, in ambito culturale, ambientale e scientifico con tutte le Università del Lazio, l’Alma Mater di Bologna, istituti culturali e scientifici italiani ed europei tra cui l’Istituto Universitario europeo, Europa Nostra, AICI, IAI, Conisma, CMS delle Nazioni Unite, ISPRA, la rete degli Archivi statali del MiC e del Dap, oltre al Centro documentazione sul confino e la detenzione e alla Riserva naturale e all’Area Marina protetta di Ventotene. Due esempi tra tanti. A Ventotene/Santo Stefano è nato il Centro internazionale di studi sulla pena con l’Università Roma tre in collaborazione con Lumsa e Centro Camporesi di Bologna, che prevede già il secondo anno di spring school, mentre il Dipartimento di Scienze della Terra della Sapienza ha incluso Ventotene e Santo Stefano nel progetto Triquetra, vincitore di un bando europeo insieme ad altri sei Paesi sulla geologia applicata al patrimonio culturale.

Sono questi alcuni dei risultati conseguiti dalla Commissaria del Governo per il recupero dell’ex carcere borbonico di Santo Stefano/Ventotene, Silvia Costa, che ha da poco terminato il suo terzo mandato. “Sono grata ai Governi e alle Amministrazioni che mi hanno dato fin qui fiducia e collaborazione nonché naturalmente a Invitalia, come Soggetto attuatore, al RUC e alla mia splendida “squadra “ competente e appassionata che mi ha affiancato in questi tre anni. Il Progetto di recupero e rifunzionalizzazione dell’ex complesso carcerario di Santo Stefano/Ventotene, la “Scuola di Alti pensieri“ che abbiamo intitolato con il Presidente Draghi a David Sassoli, è un progetto affascinante ma anche molto sfidante, che incrocia tutte le grandi questioni che sono oggi sui tavoli europei: la valorizzazione del patrimonio culturale e della memoria, l’impatto ambientale, la capacità di parlare alle nuove generazioni, i diritti umani e lo sviluppo di un turismo sostenibile, la partecipazione della comunità locale e internazionale“ spiega la Costa tracciando con AgenziaCULT un bilancio dell’ultimo anno. “Chiunque prenderà in mano questa ‘legacy’ deve essere consapevole che in gioco non c’è solo la prospettiva di una realizzazione ‘fisica’ ma anche la necessità di trasmettere questa memoria storica della dolorosa conquista in Italia e in Europa della libertà , della democrazia e dello stato di diritto, emblematiche delle sfide che il futuro affida alle nuove generazioni. Un percorso da fare insieme a quanti nei decenni scorsi si sono battuti per mantenere viva in Italia e in Europa la memoria dei padri fondatori dei nostri valori costituzionali, del patrimonio di diritti umani e di un’Europa federale, condizione di pace e sviluppo. E’ in questa cornice ideale che abbiamo promosso realizzato progetti culturali che hanno diffuso e
ampliato il significato e i contenuti del progetto, tra i quali la produzione di documentari e video, tre mostre di respiro europeo, numerosi seminari, pubblicazioni di libri e ricerche che hanno attirato l’attenzione di stakeholders e media europei”.

“NON ABBIAMO PERSO TEMPO”

Ripercorrendo quanto fatto nei tre anni di mandato e in particolare negli ultimi dodici mesi, la Commissaria sottolinea come si tratti di “risultati molto rilevanti e incoraggianti, che costituiscono una base solida per le successive fasi di realizzazione del Progetto. Dopo i lavori in somma urgenza per evitare crolli imminenti e l’intervento sulle falesie pericolanti della “Marinella”, nonché la realizzazione dell’Infopoint al porto di Ventotene, sono in corso i lavori di messa in sicurezza e di restauro conservativo del Panopticon. Il 2022 si è caratterizzato come una svolta rispetto all’operatività degli interventi previsti dal CIS, non abbiamo perso tempo. In questi tre anni il nostro Progetto, in cui presiedo un Tavolo istituzionale delle Amministrazioni firmatarie del Contratto di Sviluppo, ha avuto uno scatto in avanti: abbiamo impegnato 20 mln di euro nel 2020-2022 rispetto a 1,3 mln di euro del primo triennio 2017-2020. Ora, dopo la sentenza del Tar che ha rigettato il ricorso e confermato l’aggiudicazione del progetto preliminare, si può andare velocemente verso il progetto definitivo ed esecutivo, in cui dovrebbe rientrare anche la realizzazione dell’approdo. Il Progetto di recupero ha un obiettivo molto ambizioso, quello di prevedere in ogni sua parte che le soluzioni progettuali siano ispirate alla massima sostenibilità. Abbiamo voluto garantire che gli interventi assicurino la massima qualità tecnica per quanto riguarda il restauro, sia del complesso che della parte paesaggistica. Per questo, accanto alla presenza di professionalità specialistiche di alto profilo nella Impresa aggiudicataria dei lavori in corso, è stata istituita a ottobre di intesa con il MiC una Commissione di esperti, senza oneri di spesa, che avrà il compito di garantire la qualità degli interventi di restauro da realizzare”.

UN ANNO IN PILLOLE

Nel dettaglio, si sono avviati i lavori di messa in sicurezza degli edifici del carcere e di restauro conservativo del Panopticon, durante i quali sono garantite le visite guidate; è stato istituito a gennaio un tavolo tecnico con la Prefettura di Latina e uno dei primi risultati è stato quello di avere un piano anti incendi in tutta l’isola. “Abbiamo poi interloquito con il Governo affinché per le piccole isole italiane e in particolare per Ventotene e Santo Stefano ci fosse un’attenzione particolare anche all’interno del Pnrr: penso al Bando “Isole verdi”, al  Bando governativo per la portare la banda ultra larga nelle piccole isole, incluse Ventotene e Santo Stefano, con l’affidamento già effettuato nell’aprile scorso; penso alla estensione alle piccole isole del Centro nord, su nostra proposta, dei finanziamenti del Programma “Resto al Sud” gestito dal Ministero della Coesione”, evidenzia la Commissaria. “A giugno è stato proclamato il vincitore del Concorso internazionale di progettazione e, dopo il rigetto da parte del TAR del ricorso presentato da un altro concorrente, spero che ora si vada spediti verso i futuri passi della progettazione; a luglio è stato adottato il Decreto interministeriale Mite – Mic con Valutazione di impatto Ambientale positiva, sia sul progetto dell’approdo di Santo Stefano che su quello della messa in sicurezza e consolidamento delle falesie, con specifiche prescrizioni su cui Invitalia sta già lavorando”.

In aprile il Parlamento europeo, in legame ideale con il rilancio del Manifesto di Ventotene, ha citato l’importanza del progetto di recupero nella risoluzione sull’attuazione di misure di educazione civica europea; in giugno la Commissione europea ha incluso il Progetto tra le cento best practice presentate a Bruxelles nel Festival New European Bauhaus, a ottobre sono state presentate le linee guida del Percorso espositivo-museale del futuro polo multifunzionale culturale, elaborate dal Comitato tecnico-scientifico istituito di intesa con le Dg Musei e Digital Library del MiC, con il Cnr, il Centro di documentazione sulla detenzione di Ventotene, esperti e in raccordo con la Regione Lazio, la Soprintendenza e il Comune di Ventotene. E da marzo a ottobre Ventotene ha ospitato decine di convegni, visite di studio scolastiche, residenze e produzioni artistiche e letterarie coerenti e sostenute dal progetto.

NON SOLO SANTO STEFANO MA ANCHE VENTOTENE

Fondamentale nel progetto l’attenzione non solo per Santo Stefano ma anche per Ventotene: “Abbiamo ottenuto in questi tre anni dal Governo e dalla Regione risorse e opportunità per Ventotene”, ricorda la Commissaria: “Dalla banda ultra larga entro il 2023 a finanziamenti regionali per interventi in ambito idrogeologico, dall’estensione alle piccole isole del Centro nord del programma “Resto al Sud” all’attivazione di Innova Lazio e di Invitalia imprese a sostegno della imprenditorialità locale; dal finanziamento di 150mila euro da parte della direttrice della ASL di Latina per potenziare e qualificare l’ambulatorio alla realizzazione anche in collaborazione con studiosi locali di ricerche, pubblicazioni e di tre mostre a Roma e a Napoli. Il Progetto di recupero è stato concepito infatti come un progetto integrato tra le due isole e come valore aggiunto per qualificare l’offerta e i servizi ma anche l’occupazione e l’economia di Ventotene nell’ambito dell’arcipelago pontino, e in una prospettiva più ampia per farne davvero un Campus d’Europa”.

LA FUTURA FONDAZIONE

E’ stato definito, e poi approvato dal Tip, l’accordo di valorizzazione previsto dal Codice dei beni culturali che prevede anche la nascita di una Fondazione di partecipazione come soggetto gestore del complesso. La futura Fondazione si avvarrà dei 23 partenariati, italiani ed europei, che sono stati avviati in questi anni. “Sono soddisfatta che il nostro metodo di lavoro, basato sulla condivisione dei valori storici e etici di cui le isole di Santo Stefano e Ventotene sono portatrici, stia dando i suoi frutti”, ha sottolineato la Costa.

L’INTERLOCUZIONE CON I SOGGETTI EUROPEI

“Il cuore del Progetto – prosegue – è certamente la restituzione di un bene storico alla comunità nazionale ed internazionale: in questo percorso abbiamo tenuto sempre alta l’interlocuzione con soggetti e rappresentanti europei, e abbiamo partecipato ad una serie di appuntamenti come il lancio del New European Bauhaus al Maxxi, l’accordo con l’Eunic e con l’Associazione degli ex Parlamentari europei o la presentazione del Progetto – come best practices – nel corso della conferenza dei ministri della Cultura del Mediterraneo”.

IL METODO DI LAVORO

“Tutto questo – rivendica la Costa – non sarebbe stato possibile senza l’adozione da parte nostra di un metodo di lavoro circolare e non lineare, cosi da agire in contemporanea o in parallelo su diverse azioni con il coinvolgimento di tutti gli attori e stakeholders. La specificità del Progetto, è data dalla stretta relazione con la comunità di madre di Ventotene, dalla complessità dell’intervento di recupero e rifunzionalizzazione, a causa della scarsa accessibilità e delle particolari tutele e vincoli cui le due isole sono sottoposte come RNS e AMP statale. I tempi imposti inizialmente dalla scadenza della assunzione degli impegni di spesa giuridicamente vincolanti al dicembre 2022, il ritardo oggettivo accumulato tra l’agosto 2017 e il gennaio 2020, hanno indotto ad assumere questo metodo di lavoro che abbiamo definito il metodo delle quattro C: Contenitore, Contenuti, Comunità e Contesto”.

Fondamentale in questa lavoro, ci tiene a precisare la Commissaria, il sostegno e l’aiuto di tutta la struttura commissariale: Andrea Nardone (Coordinatore struttura commissariale, assistenza al Commissario nella rappresentanza e nelle relazioni istituzionali connesse allo sviluppo del Cis), Tatiana Campioni (Consulente per gli aspetti tecnici ed amministrativi legati agli interventi di recupero e restauro. Rapporti con il Soggetto Attuatore), Cristina Loglio (Consigliere per le politiche e relazioni istituzionali nazionali ed europee riguardanti la cultura e il patrimonio culturale), Alberto Costantini (consulente giuridico in ambito amministrativistico e dei lavori pubblici), Sabina Minutillo Turtur (Responsabile della Comunicazione) e Cinzia Giacchetta (Responsabile della segreteria particolare del Commissario, gestione dell’agenda, dei contatti istituzionali, attività organizzative e logistiche per meeting ed eventi; supporto tecnico ed amministrativo alla struttura commissariale).

UN PO’ DI STORIA

Il Progetto “Santo Stefano – Ventotene”, come Centro culturale e di alta formazione europea, è stato promosso nel 2016 dal Governo Renzi con il Ministro Franceschini, con uno stanziamento del CIPE di 70 mln di euro e il Contratto istituzionale dì Servizio è stato sottoscritto il 3 agosto 2017 tra otto Amministrazioni statali (Presidenza del Consiglio, Ministero della Cultura, Ministero dell’Ambiente, Agenzia del Demanio, Regione Lazio, Comune di Ventotene e le due Riserve), rappresentate al Tavolo istituzionale permanente. L’isola di Santo Stefano costituisce una realtà estremamente complessa nella quale operare in quanto difficilmente accessibile, priva di approdi, di acqua, di energia elettrica. Diventata Riserva Naturale Statale, Area Marina Protetta, Sito Natura 2000 e Monumento nazionale ha oggi numerosi vincoli ambientali, idrogeologici, architettonici, archeologici e paesaggistici che rendono complesse le fasi di progettazione e realizzazione delle opere ed estremamente lunghi i procedimenti autorizzativi. Dalla firma del Cis, avvenuta ad agosto del 2017, c’era stato un sostanziale stallo dell’operatività (salvo la realizzazione di un eliporto da parte del Ministero della Difesa) che ha portato il Governo Conte due ,su proposta del Ministro Franceschini, alla nomina di un Commissario Straordinario di Governo, nella persona di Silvia Costa, con l’obiettivo di “dare forte impulso” al progetto e coordinare le Amministrazioni statali, con la delega a presiedere e convocare il Tavolo Istituzionale Permanente. L’incarico di Commissario è stato successivamente rinnovato, fino al Governo Draghi, con le medesime deleghe, nel 2021 e nel 2022. La nuova governance del Cis ha consentito di recuperare in parte il ritardo accumulato tra l’agosto 2017 e il gennaio 2020 su diversi fronti grazie anche ad un metodo di lavoro circolare, condiviso con il Tavolo Istituzionale Permanente, attivando in contemporanea diverse azioni con il coinvolgimento di tutti gli attori istituzionali e amministrativi e degli stakeholders. I 14 interventi previsti dal Cis sono stati ricompresi in 3 fasi, due delle quali si sono già concluse e si stanno realizzando o avviando gli interventi previsti nella 3°ed ultima fase. A gennaio 2022 il Progetto è stato intitolato dal Presidente Draghi all’ex presidente del Parlamento europeo, David Sassoli, su proposta della Commissaria Costa e dell’allora ministro della Cultura, Dario Franceschini.

© AgenziaCULT - Riproduzione riservata

Back To Top