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“L'ottusità e l'arroganza del governo hanno impedito qualsiasi tipo di discussione e di approfondimento tanto nelle commissioni quanto in aula. Nessuna sorpresa, anzi, una nuova conferma di un atteggiamento antidemocratico dei giallorossi. Non aver voluto discutere nemmeno uno dei 1500 emendamenti presentati che avevano l'obiettivo di migliorare un provvedimento che movimenta ben 55 miliardi di euro, quasi due leggi finanziarie, qualifica questa maggioranza. A rimetterci, ancora una volta, è stato il mondo della scuola: se proviamo soddisfazione per l'accoglimento del nostro emendamento relativo ai fondi per le scuole paritarie che, grazie alla costanza e alla perseveranza della Lega sono stati infine raddoppiati, non possiamo nascondere la nostra delusione relativa al precariato degli insegnanti e del personale Ata”. Così la senatrice della Lega Maria Gabriella Saponara, capogruppo in commissione Cultura a Palazzo Madama.

“Ma non solo: nel decreto Rilancio, manca la definizione di un quadro di interventi di riqualificazione delle scuole alla luce delle imminenti necessità legate alla riapertura a settembre; manca un necessario ‘Fondo liquidità per la cultura’ per garantire un sostegno finanziario alle imprese culturali, così come mancano la previsione di interventi per il rafforzamento dell’attrattività dei piccoli borghi come un opportuno finanziamento del Fondo per il rilancio del sistema sportivo nazionale. Non è un decreto utile al Paese, è solo un infinito elenco di interventi spot che corrono dietro ai problemi senza peraltro risolverli, esattamente come quando si rattoppa una strada che avrebbe bisogno invece di una asfaltatura uniforme”, conclude Saponara.

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