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“Penso sia fondamentale una cooperazione integrata tra i due ministeri per la riuscita del piano strategico del turismo. Abbiamo di fronte la grande sfida di governare la crescita enorme del turismo. Abbiamo voluto scrivere il piano tutti insieme, ora abbiamo un quadro strategico dentro il quale ognuno farà la sua parte”. Lo ha detto il ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, presentando alla Farnesina il Piano strategico del turismo. Presente anche il ministro degli Esteri, Angelino Alfano. “Abbiamo in Italia luoghi fragili con troppe persone, questo è un problema urgente che va affrontato con contatori d’accesso non invasivi, quindi non i tornelli o i ticket. Le linee strategiche del piano riguardano innanzitutto un turismo sostenibile, fatto di persone che vengono in Italia a cercare le eccellenze e rispettano la fragilità del nostro patrimonio; quindi andremo a promuovere luoghi poco conosciuti che in un altro paese sarebbero attrattori di turismo internazionale. Un turismo che porta ricchezza ma rispetta la fragilità del paese. Secondo tema è quello dell’Italia ‘museo diffuso’”.

Le infrastrutture

“Dobbiamo lavorare poi sulle infrastrutture, non ci può essere questo gap tra nord e sud e tra la costa tirrenica e adriatica. L’Alta velocità non può fermarsi a Salerno – ha spiegato Franceschini –. Deve arrivare a Palermo e collegare Taranto a Bologna passando per i principali aeroporti”. Il turismo “porta ricchezza e occupazione” e in un “mondo dove si tende a costruire muri e non ponti, il turismo aiuta la conoscenza reciproca e a superare le paure”.

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